23/05/2025

Quanto spetta come assegno di mantenimento al coniuge senza entrate economiche?

Il tema dell’assegno di mantenimento per il coniuge senza reddito è, da sempre, un tema complesso. Perché questa misura viene definita, sempre su richiesta della controparte, dal giudice per supportare la parte meno forte.

assegno di mantenimento coniuge senza reddito

Spesso, è l’ex moglie che ha diritto a questa misura anche perché spesso sarà il genitore affidatario dei figli e dovrà sostenere spese importanti.

Lo scopo dell’assegno di mantenimento è quello di assicurare all’ex coniuge e ai figli delle condizioni di vita dignitose, simili a quelle godute durante la convivenza matrimoniale. Ed è chiaro che in uno scenario in cui il coniuge è senza reddito bisogna valutare quale sarà l’importo.

I fattori che possono influenzare l’importo

Quanto spetta come assegno di mantenimento al coniuge senza reddito? La risposta non è definita a priori, dipende da tanti fattori non prevedibili.

In un processo di separazione non consensuale, quindi con l’intervento del giudice, si dovranno valutare una serie di fattori che tendono a modellare la condizione utile a definire la cifra. Ad esempio, bisogna considerare:

  • Reddito dell’obbligato: più guadagna, più alto può essere l’assegno.
  • Tenore di vita: si tende a mantenere questo standard.
  • Durata del matrimonio: può giustificare un assegno più consistente.
  • Età e salute beneficiario: non ha possibilità concrete di trovare lavoro.
  • Figli minori o non autosufficienti: incide sul calcolo, limita la possibilità.

Quindi, il calcolo dell’assegno di mantenimento di un coniuge senza reddito dipende dalla possibilità di quest’ultimo di trovare effettivamente un lavoro (potrebbe essere malato o troppo anziano per farlo), dalla presenza di figli minori e/o non autosufficienti, dalle possibilità dell’ex coniuge.

Da leggere: differenza tra assegno di mantenimento e alimenti

Perché la durata del matrimonio incide?

La durata del matrimonio è una voce fondamentale per calcolare l’assegno di mantenimento da versare al coniuge senza reddito. Il motivo è semplice: questo parametro riflette il grado di interdipendenza economica e personale che si è creato tra i coniugi nel tempo. E che ora si stanno separando.

Diciamolo con parole differenti: più lungo è stato il matrimonio, maggiori sono le probabilità che la parte che attualmente non ha un lavoro abbia fatto rinunce personali e professionali per la vita familiare.

Un esempio di assegno al coniuge inoccupato

Si tratta di un caso ipotetico, solo indicativo. Non esistono tabelle di riferimento. Supponiamo che il coniuge economicamente indipendente e con lavoro guadagni 3.000 Euro netti al mese. Il giudice, valutando il caso, potrebbe decidere di calcolare l’assegno di mantenimento considerando che:

  • Il coniuge debole non lavora, si prende cura della casa e dei figli.
  • Ha a carico due figli minori nella casa familiare (di proprietà).
  • Presenta difficoltà oggettive a reinserirsi nel mondo del lavoro.
  • Ha contribuito alla famiglia per 15 anni con attività non retribuite.

Il calcolo dell’assegno di mantenimento per il coniuge senza reddito: 400 Euro per figlio più 500 Euro per l’ex coniuge: 1.300 Euro al mese.

Ovviamente, tutto questo al netto di un’eventuale separazione con addebito da parte del coniuge debole (prevista dall’Articolo 151 Codice Civile).

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Il coniuge senza reddito può perdere l’assegno?

Certo. Così come può terminare il mantenimento ai figli, esistono delle condizioni che faranno cessare l’assegno di mantenimento anche se il coniuge non ha un lavoro e quindi un reddito. Ad esempio, il beneficio sarà messo in discussione nel momento in cui avrà una relazione stabile con un’altra persona.

Anche le condizioni economiche di chi elargisce o percepisce l’assegno devono essere considerate. Ad esempio, se la moglie che ha questo introito trova un lavoro ben retribuito può vedersi revocare il compenso mensile che le spettava. Idem se il coniuge che versa l’assegno perde il lavoro.