Chi vive la condizione di separazione o divorzio sa bene che una delle domande tipiche è questa: come organizzare le vacanze se ci sono dei figli minori? Il problema sussiste soprattutto d’estate, quando ad agosto c’è un periodo di ferie comune più o meno a tutti. Purtroppo non ci sono regole.
Le norme del codice civile, che si occupano di regolare gli aspetti principali della relazione tra figli e genitori separati, non entrano nello specifico.
Non suggeriscono come organizzare le ferie se i genitori sono separati e hanno dei figli a carico. Quali sono le soluzioni che si possono attivare per permettere a entrambi i genitori di trascorrere del tempo con i figli?
Accordo tra le parti in causa
Il modo migliore per permettere a tutti di organizzare le vacanze da separati con i propri figli: stabilire apposite condizioni negli accordi di separazione o divorzio.
Si possono chiarire da subito, con il benestare delle parti, i periodi di vacanza da trascorrere con la prole. I vantaggi di questa condizione sono chiari: non ci sono scontri, si evitano incomprensioni e frizioni negative.
Di regola entro il 31 maggio i genitori devono comunicarsi a vicenda il luogo e il periodo scelto per le ferie con i figli. In questa comunicazione – anche una semplice email – bisogna indicare anche dove si alloggia, per quanti giorni, gli indirizzi. Questa non è una cortesia ma un dovere per i genitori.
Si può andare in vacanza con i nuovi compagni?
Non esiste una regola precisa, non ci sono indicazioni specifiche dal punto di vista legale. Ciò che serve è avere ben chiaro il concetto di buon senso per equilibrare questi aspetti molto delicati.
Se non si trova una decisione comune?
Sarà il giudice a indicare le regole da seguire. Di solito la regola è che vengono concessi 15 giorni di ferie consecutivi al genitore non affidatario per i mesi estivi, mentre una settimana spetta per il periodo invernale a ridosso del Natale. In ogni caso, l’ideale è sempre raggiungere un accordo.
Le ferie condivise non sono solo un diritto ma anche un dovere. Entrambi i genitori devono collaborare per fare in modo che entrambi godano della possibilità di trascorrere le vacanze con i proprio figli.
Si possono fare le vacanze all’estero?
Come suggerisce il Ministero degli Interni, se si vuole portare i figli all’estero per le vacanze bisogna avere il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio. La validità di questi documenti è triennale, da 0 a 3 anni, quinquennale da 3 a 18 anni. Ci sono altre regole fondamentali da seguire:
“Occorre presentare l’apposito modulo per la richiesta del passaporto del minore, stampato e firmato. I genitori devono essere presenti entrambi e devono avere, ovviamente, i propri documenti con sé. Nel caso in cui uno dei due genitori fosse assente, il genitore presente può presentare una dichiarazione del coniuge in originale, con firma e documento d’identità”.
In ogni caso, un genitore può revocare in qualsiasi momento il permesso ai propri figli per espatriare. Ovviamente, c’è bisogno di un motivo valido per ottenere questo risultato dal giudice.
Chi paga le vacanze estive con i figli?
Ogni genitore deve provvedere personalmente alle spese, quindi in fase di definizione dell’assegno di mantenimento bisogna sempre considerare questa opzione. In ogni caso, durante le ferie il genitore tenuto a versare l’importo stabilito a titolo di assegno per i figli non può ridurre l’importo: anche se i figli trascorreranno con lo stesso 15 giorni di ferie. Il contributo mensile rimane quindi inalterato.
Il concetto da sottolineare è che le vacanze di ciascun genitore con i figli non rientrano tra le spese straordinarie. Ciascuno deve dunque provvedere senza aver diritto a una somma specifica da parte dell’altro genitore..