03/05/2024

Quali sono le spese straordinarie dei figli in fase di divorzio e separazione?

A seguito della separazione dei genitori capita di sovente di dover tornare sull’argomento delle spese straordinarie per i figli. Vale a dire delle somme extra da pagare nel momento in cui si presentano delle esigenze specifiche rispetto all’educazione o alla salute della prole.

Quali sono le spese straordinarie dei figli in fase di divorzio e separazione?

Ad esempio, ci possono essere delle spese extra relative alla salute dei figli che devono seguire delle terapie costose. Oppure hanno bisogno di ripetizioniper colmare delle lacune scolastiche. In queste circostanze sono previste delle spese straordinarie per i figli. Come si ripartiscono?

Cosa sono le spese straordinarie dei figli

Con questo termine intendiamo, in buona sintesi, somme da aggiungere all’assegno di mantenimento e che riguardano aspetti fondamentali per la crescita della prole. In fase di separazione (consensuale o meno) spesso viene definito un importo che il genitore collocatario, con il quale i figli vivono, riceve dall’altra parte per mantenere il tenore di vita.

Nel corso della vita e della crescita dei figli può capitare che sopraggiungano inconvenienti, esigenze e necessità che impongono spese extra. Sia di tipo continuativo che una tantum. Come comportarsi in questi casi?

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Quali sono le spese straordinarie obbligatorie?

  • Spese scolastiche, tipo libri di testo e rette.
  • Attività sportive e ricreative, viaggi.
  • Cure mediche, interventi, analisi, esami.
  • Acquisto di beni onerosi tipo personal computer.
  • Oneri vari come baby sitter e asilo nido.

Concordate e non concordate: differenza

Per capire il meccanismo delle spese extra per i figli in fase di separazione o divorzio dobbiamo considerarne la natura. Solitamente, quando bisogna sostenere una spesa straordinaria è necessario concordarla tra le parti. 

Entrambi i genitori devono essere informati e prestare il consenso. Se dopo la comunicazione segue il silenzio viene considerato come assenso.

Quindi, soprattutto in situazioni di conflittualità, è importante leggere sempre le comunicazioni di qualsiasi natura per evitare di ritrovarsi in una situazione del genere. In mancanza di comunicazione e consenso viene, invece, meno la ripartizione dell’onere.

Come vengono ripartite queste spese

In linea di massima le parti concordano la suddivisione in misura pari al 50%. In alcuni casi il giudice può imporre delle percentuali differenti.

La procedura standard prevede che sia un genitore a sostenere la spesa iniziale e poi l’altro versa la sua quota come rimborso in una fase successiva.

Motivato dissenso per le spese straordinarie

Come anticipato alcune spese richiedono, anche in base ai protocolli vigenti presso ciascun Tribunale, il preventivo accordo per avere la divisione dell’onere. A meno che non ci siano condizioni tali di urgenza che impongono una decisione improvvisa per il bene dei figli.

Ad esempio, se c’è bisogno di effettuare un intervento chirurgico d’urgenza e non si può aspettare il consenso dell’altro genitore può essere considerata legittima la scelta di pagare e poi chiedere la divisione dell’importo.

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Spese straordinarie non previste in sentenza

La Corte di Cassazione ricorda che le spese straordinarie non sono comprese nell’assegno periodico. Ma ne condividono la natura e possono avere connotazione di certezza del loro riproporsi (come la retta dell’asilo nido) così integrando, quali componenti variabili, l’assegno complessivamente dovuto.