La separazione senza figli è una procedura in cui una coppia sposata vuole dividersi a causa di quelle che possono essere delle decisioni interne.
A differenza di tante altre circostanze, in cui ci sono dei figli minori da tutelare, la procedura è piuttosto semplice soprattutto se si procede con la separazione consensuale come suggerito dall’articolo 158 del Codice Civile.
L’assenza dei figli minori semplifica gli accordi e le procedure. Resta solo un punto da chiarire in questi casi: a chi spetta la casa coniugale? Con la separazione e divorzio con figli minori, ad esempio, la decisione è chiara:
La casa resta a chi si prende cura della prole in prima persona (spesso la madre). La decisione è motivata dal fatto che bisogna garantire continuità e stabilità ai figli. Ma cosa accade nel momento in cui non c’è vincolo?
Casa di proprietà
Nel momento in cui la coppia senza prole – o con figli maggiorenni e totalmente indipendenti – decide di separarsi e la casa coniugale è di proprietà di uno dei soggetti la soluzione è semplice.
Ovvero, resta a vivere in questo edificio chi ne detiene i diritti. E quindi chi ne è proprietario. Questa è la regola a meno che non ci siano delle condizioni specifiche che devono essere valutate caso per caso.
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Casa comprata insieme
Cosa accade se una coppia che non ha prole a carico si separa e vive in una casa acquistata insieme?
In questi casi, il giudice non può dare l’abitazione in uso esclusivo a un coniuge. Piuttosto, le soluzioni sono due: si può procedere alla vendita dell’immobile e dividere in parti proporzionali il ricavato oppure una delle parti liquida l’altro coniuge pagando la sua quota e acquistando l’immobile.
Figli maggiorenni
Tutto questo riguarda la gestione di una casa rispetto a una coppia senza figli. Ma cosa significa esattamente? In parte, ci rivolgiamo a chi effettivamente non ha una prole da sostenere ma anche a chi ha dei figli:
- maggiorenni,
- indipendenti.
Nel caso in cui ci sia un figlio maggiorenne che ha ancora bisogno del tetto familiare, la casa andrà al genitore collocatario che ha il dovere, insieme all’altro genitore, di mantenerlo, educarlo ed istruirlo.
Questo può avvenire, ad esempio, se il figlio va ancora all’università e anche se fuori sede torna in modo continuativo a casa. La prole maggiorenne deve dimostrare impegno per auto-sostenersi e intraprendere una propria indipendenza a prescindere dal completamento o meno degli studi. Per qualsiasi informazione extra puoi contattarmi per avere una consulenza.