09/06/2025

Cosa accade quando c’è la separazione di una coppia convivente con figli?

Durante la separazione della coppia di conviventi con figli bisogna prestare massima attenzione al concetto di base che vede nella tutela della prole il punto di riferimento per qualsiasi azione. In altre parole, sarà sempre l’interesse del minore a prevalere sulle decisioni da prendere.

Separazione conviventi con figli

Ecco perché possiamo confermare che la separazione tra conviventi con figli deve rispettare gli stessi principi che regolano una coppia regolarmente sposata. Quindi, la responsabilità genitoriale sarà equamente distribuita e condivisa.

La condizione dei conviventi per la legge

Prima di capire come comportarsi nel momento in cui due conviventi con figli si separano, bisogna ricordare che questa condizione viene definita more uxorio. È una coppia non sposata che vive nella stessa abitazione e dimostra una condotta simile a quella di una famiglia ordinaria.

Ovvero legata dal vincolo del matrimonio. La legge 2016 nota come Cirinnà ha ampliato i diritti di queste unioni, definendo anche i confini e gli obblighi legati alla separazione tra conviventi, con figli oppure senza.

Mantenimento dopo la separazione

Nel momento in cui si procede con la separazione di una coppia di fatto, diversa dall’unione civile per le coppie gay, il partner economicamente più debole può avere diritto al mantenimento. Non è una misura dalla durata illimitata, molto dipende anche dalla durata del rapporto. Ma non solo.

Per avere questo diritto bisogna essere registrati come coppia di fatto con dichiarazione all’anagrafe per certificare la coabitazione come coppia di fatto. Non basta solo convivere sotto lo stesso tetto (a tal proposito puoi leggere l’articolo che spiega la differenza tra coppia e conviventi di fatto).

Separazione dei conviventi con i figli

Andiamo al sodo: quali sono le regole della separazione dei conviventi con figli? C’è sempre obbligo di tutelare la prole? Certo, questo è un punto fondamentale che non viene mai meno, a prescindere dal tipo di rapporto.

Entrambi i genitori hanno la stessa responsabilità nei confronti dei figli e devono provvedere alla crescita in base alle proprie risorse. Nello specifico, entrambi devono contribuire economicamente per garantire una vita decorosa e adeguata alle esigenze sempre nel limite delle proprie possibilità.

Solitamente, la casa familiare viene assegnata al genitore collocatario dei figli mentre l’altro può esercitare il diritto di visita in base alle regole stabilite in fase di separazione. Tutto è sintetizzato dall’art. 316 bis del codice civile:

“I genitori devono adempiere i loro obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo. Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari”.

Quindi, per arrivare a una sintesi ben definita, l’obbligo di sostentamento nei confronti della prole sussiste a prescindere dal tipo di legame che c’era tra la coppia e che si sta sciogliendo con la separazione.

Cosa accade con i figli maggiorenni?

L’assegno di mantenimento per sostenere i figli che non hanno raggiunto la maggiore età è, come sempre, un riferimento perché i più deboli devono avere sempre la giusta tutela. Ma la separazione di un coppia convivente con figli maggiorenni segue le stesse regole? In questo caso, compiuti i 18 anni, i figli vengono considerati indipendenti e in grado di provvedere a se stessi.

A meno che non sia stato intrapreso un percorso di studi che giustifichi il prolungamento delle somme per permettere la realizzazione dei propri obiettivi. Chiaramente, rispetto al passato, con la maggiore età bisogna dimostrare che c’è il massimo impegno nello studio o nella ricerca del lavoro.

In sintesi, cosa succede in questi casi?

Ecco una visione d’insieme della condizione dei conviventi con figli che si separano. In sintesi: se si tratta di una condizione ufficiale, l’ex convivente economicamente in difficoltà può avere diritto al mantenimento.

I figli minorenni avranno diritto a sostegno morale ed economico per le spese ordinarie e straordinarie. Se la separazione dei conviventi con figli prevede una casa di proprietà, questa di regola sarà assegnata al genitore prevalentemente collocatario.

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