Oggi, è di uso comune parlare della famiglia di fatto. Si tratta di una condizione tipica del quotidiano che viene riconosciuta dal nostro ordinamento giuridico. E quindi presenta dei diritti e dei doveri.
Ma anche delle caratteristiche. Il concetto di base è l’assenza del vincolo matrimoniale, ma la famiglia di fatto per esistere deve rispettare diverse regole. Ecco qualche dettaglio in più per avere ben chiara la condizione.
Cos’è una famiglia di fatto, definizione
Le famiglie di fatto sono coppie che vivono stabilmente insieme, rispettando i doveri coniugali, senza essere vincolati dal matrimonio civile o religioso. La vera caratteristica qui è la stabilità della convivenza.
Per parlare di convivenza di fatto, tale da poter equiparare la coppia a una famiglia, bisogna avere un progetto di vita comune, stabile nel tempo. E non vissuto in clandestinità o in modo sporadico.
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Differenza con la famiglia legittima
La famiglia di fatto è definita come una convivenza more uxorio. Cioè simile al matrimonio, o traducendo meglio: secondo il costume del matrimonio ma non vincolata da alcun legame. La famiglia legittima, invece, è quella che si definisce con il vincolo matrimoniale, religioso o civile che sia.
Quali sono i requisiti da rispettare?
Dal punto di vista tecnico, per poter parlare di famiglia di fatto dobbiamo avere assenza del matrimonio, convivenza qualificata, riconoscimento sociale della coppia come famiglia, serietà di intenti e una relazione stabile.
Detto in altre parole, per avere i requisiti bisogna agire come una coppia sposata a tutti gli effetti. Senza alcun vincolo legale/religioso.
Come essere riconosciuti famiglia di fatto
In questo caso bisogna prendere in considerazione la legge Cirinnà del 20 maggio 2016, n. 63, che regola i rapporti di tutte le coppie di fatto.
Anche quelle dello stesso genere. Chiaramente tutte le coppie possono continuare a convivere sotto lo stesso tetto anche senza riconoscimento ufficiale, ma questo vuol dire rinunciare a una serie di diritti molto importanti.
Per essere riconosciuti come una coppia di fatto bisogna seguire un semplice iter al Comune di residenza. Basta andare all’ufficio Anagrafe e dichiarare la convivenza nella stessa casa in presenza dell’ufficiale preposto dell’Anagrafe comunale. Questo permette di ottenere lo stato di famiglia.
Non esiste un obbligo vero e proprio, ma senza questo passaggio avremo una coppia di fatto non formalizzata alla quale non spettano i relativi diritti.
Quali sono i diritti in queste circostanze?
Una volta definita questa condizione, si acquisiscono una serie di diritti molto importanti. Ad esempio, è possibile far visita al partner detenuto o se si trova in ospedale. In questo caso è possibile accedere anche a una serie di informazioni personali e non pubbliche sullo stato di salute.
Se uno dei componenti muore, l’altro può continuare a vivere nella casa e ognuno può designare l’altro come riferimento in caso di malattia, incapacità di intendere e volere, decisioni in termini di salute e donazione degli organi. Per gestire tutti i dettagli è obbligatorio redigere un contratto di convivenza per definire eventuali eredità e comunione dei beni.