Quando ci sono dei problemi nella coppia e non si va più d’accordo, l’obiettivo è quello di puntare su divorzi e separazioni veloci per ridurre il carico di sofferenza. Sia per se stessi che per i bambini. Se si procede con un percorso consensuale tutto è più semplice ma i tempi sono sempre lunghi.
Dal 1 marzo 2023 sono in vigore le nuove regole introdotte con la riforma avviata dall’ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Tutto cambia in virtù di fasi processuali più snelle e rapide con l’obiettivo di ridurre i tempi dei processi per avere divorzi e separazioni veloci.
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Unica richiesta per separazione e divorzio
Sarà possibile fare in contemporanea domanda di separazione e divorzio con un unico atto – già completo con tutte le domande e la documentazione economica e patrimoniale. Per pronunciare il divorzio occorrerà comunque il passaggio in giudicato della sentenza di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi. È prevista una procedura molto più rapida in caso di abusi familiari o condotte di violenza domestica o di genere.
Tempi e modalità del processo
La legge: entro massimo 90 giorni viene fissata la prima udienza.
Questo è fondamentale per avere procedimenti veloci che si concludano brevemente. Un potenziale successo dato che, storicamente, i tempi per raggiungere la conclusione del processo ruotano intorno ai 24 mesi.
Nella prima udienza il giudice tenterà una conciliazione. In caso di insuccesso, procederà con i provvedimenti temporanei e urgenti. Poi disporrà il rinvio per l’assunzione dei mezzi di prova. Se non necessari si passerà direttamente alla discussione orale e alla decisione della causa.
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Maggiore attenzione ai figli
Uno dei punti di maggior interesse della riforma riguarda in particolare i figli minori che avranno un ruolo centrale all’interno del processo e saranno sempre ascoltati dal giudice. A eccezione delle ipotesi in cui l’ascolto sia in contrasto con il loro interesse.
L’ascolto potrà avvenire anche al di fuori del tribunale e, se richiesto dal giudice, in presenza di operatori specializzati.
I genitori dovranno presentare il piano genitoriale. Un resoconto delle abitudini di vita dei figli minori delle loro attività scolastiche e sportive e delle persone che nel quotidiano si prendono cura di loro. Il giudice può avere informazioni per decidere su affidamento e frequentazioni e sanzionare il genitore che non si attiene al piano pur accettandolo.
Il giudice potrà prendere provvedimenti immediati a favore dei minori, qualora dovesse riscontrare situazioni di pregiudizio.