La responsabilità genitoriale sorge in virtù della mera nascita del figlio, prescindendo dal fatto che lo stesso sia nato o meno all’ interno del matrimonio.
Questa formula – quella della responsabilità genitoriale – è stata presentata dal d.lgs. 154\2013, sostituisce la vecchia potestà dei genitori e rappresenta un passaggio chiave per determinare la crescita e l’armonia dei figli.
La responsabilità genitoriale non è un diritto immutabile, può essere dichiarata decaduta dal Tribunale.
- Definizione di responsabilità genitoriale
- Quando un genitore perde la responsabilità
- Limiti e regole della decadenza genitoriale
Cos’è la responsabilità genitoriale, definizione
Intendiamo diritti e doveri che riguardano entrambi i genitori verso figli. E che si presentano a prescindere dal fatto che questi siano nati nel matrimonio o meno. Inoltre, in alcuni casi previsti dalla legge la responsabilità genitoriale può essere esercitata solo da un genitore, non necessariamente da entrambi.
Con la responsabilità genitoriale si definisce la necessità del figlio di crescere in serenità ed essere mantenuto, educato e assistito dai genitori. Sempre nel rispetto di capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni del figlio fino al raggiungimento della maggiore età.
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Quando decade la responsabilità genitoriale
Il genitore può essere privato e quindi dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale quando viola, trascura o abusa dei doveri ad essa inerenti con grave pregiudizio del figlio. Vale a dire? Questo passaggio è definito dall’Art 330 c.c. che così dispone:
Quindi la legge tutela il minore da un comportamento pregiudizievole del genitore in termini di violazione dei doveri inerenti la responsabilità genitoriale, allontanando il figlio dalla casa familiare o il genitore dal figlio.
Il carattere del provvedimento
La pronuncia di decadenza richiede esigenze di tutela dell’incolumità dei minori derivanti dal comportamento pregiudizievole dei genitori.
Questo provvedimento non ha solo carattere sanzionatorio, quindi di intervento dopo che è stato commesso un fatto, ma anche preventivo. Quindi tende a intervenire per evitare che si ripetano determinate condizioni. Inoltre la decadenza della responsabilità genitoriale:
- Può essere adottata d’ufficio anche contro la volontà delle parti.
- Non elimina l’obbligo di mantenimento dei figli.
- Tutela il minore anche dallo stato di abbandono.
Inoltre può essere disposta indipendentemente dalla circostanza che il genitore abbia agito con la coscienza di ledere gli interessi dei minori.
Quindi, la decadenza della responsabilità genitoriale si applica nel momento in cui si riscontra, su uno o entrambi i coniugi, l’incapacità di occuparsi in modo responsabile della prole. Assicurando non solo le cure materiali ma anche quelle affettive e morali. Con l’obiettivo ultimo di guidare la prole.
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Limiti e regole della decadenza
Non sempre è necessaria la decadenza, in alcuni casi si applica una limitazione della responsabilità genitoriale perché la condotta pregiudizievole non è tanto grave da determinare una pronuncia di decadenza Il Giudice è quindi chiamato a valutare in concreto la situazione.
Anche se il comportamento del genitore appare – ed è a tutti gli effetti – passibile di decadenza dalla responsabilità non bisogna mai attuarla se gli effetti per il minore sarebbero peggiori della convivenza.
Quindi si tratta di un provvedimento necessario in alcuni casi ma sempre estremo e da attuare con la massima attenzione, proponendo anche azioni e attività di recupero per i genitori nel percorso di crescita dei figli.
Quando e possibile reintegrare il genitore decaduto?
Il giudice può reintegrare nella responsabilità genitoriale il genitore che ne è decaduto quando, cessate le ragioni per le quali la decadenza è stata pronunciata, è escluso ogni pericolo di pregiudizio per il figlio.