07/10/2022

Quando si può chiedere l’affido esclusivo e super esclusivo dei figli?

L’affido esclusivo e super esclusivo dei figli è una formula eccezionale per regolare una condizione di manifesta carenza o inidoneità educativa da parte di uno dei genitori nei confronti della prole dopo separazione, divorzio o interruzione della convivenza. Di regola si applica l’affidamento condiviso. Vale a dire l’istituto che ha radici nel concetto di bigenitorialità.

Affido esclusivo e super esclusivo dei figli, quando applicare queste condizioni?

Questa soluzione permette a entrambi i genitori di essere presenti e di partecipare alle scelte di vita del minore che mantiene rapporti stabili con entrambi. In determinate condizioni, però, l’affido condiviso non è applicabile e occorre valutare soluzioni diverse nell’interesse dei minori. Vediamo insieme quali sono.

Cos’è l’affido esclusivo dei figli

Si applica esclusivamente ove risulti, nei confronti di uno dei genitori, una condizione di manifesta carenza o inidoneità educativa. La domanda di affido esclusivo può essere fatta da parte di uno dei genitori.

Il giudice deve valutare attentamente la richiesta per evitare che l’esigenza nasconda eventuali ritorsioni per punire l’altro genitore. Questo anche perché – come precisato dalla Suprema Corte di Cassazione – 19/01/2022 n. 1645/2022 – l’affidamento esclusivo deve essere collegato a un’adeguata:

“motivazione destinata a farsi carico non esclusivamente del pregiudizio potenzialmente arrecato al figlio da un affidamento condiviso ma anche da un’idoneità del genitore affidatario esclusivo ai compiti di accudimento ed educazione nell’apprezzata sua capacità di assolvere al proprio ruolo anche per le modalità con le quali lo ha svolto nel passato e, dall’altro, in negativo, della inidoneità o manifesta carenza dell’altro genitore“.

Suprema Corte di Cassazione, ordinanza n. 1645 del 10 gennaio 2022

Le condizioni per l’affido esclusivo dei figli sono legate a una serie di motivazioni. in primo luogo frequentare entrambi i genitori può essere rischioso o problematico oppure uno dei due si è rivelato pericoloso, o non ha mai espresso interesse verso la cura del minore. Le possibili cause?

Situazioni di violenza, comportamenti autolesionisti o borderline (uso di droga, alcolismo, etc.) maltrattamenti, minacce fisiche o psichiche nei confronti dei figli o di uno dei coniugi sono motivazioni che possono portare a un affido esclusivo solo ad un genitore.

Il regime di affidamento esclusivo, lascia comunque in capo al genitore non affidatario la possibilità di adottare, insieme al genitore affidatario, le decisioni di maggiore importanza per i figli e può essere richiesto e attuato anche dopo un primo affido condiviso. Quindi si tratta di un’eventualità sempre applicabile.

Affido super esclusivo, definizione

La differenza tra affido esclusivo e super esclusivo è netta: in quest’ultima condizione il giudice si trova di fronte a un genitore totalmente incapace di prendersi cura del figlio. La caratteristica di questa condizione.

Il genitore affidatario prende tutte le decisioni relative a istruzione, salute e crescita del minore senza alcun obbligo di coinvolgere l’altro genitore che mantiene la responsabilità genitoriale e i relativi doveri. Come, ad esempio, l’obbligo di provvedere al mantenimento dei figli.

L’affido super esclusivo si può applicare in caso di gravi violenze da parte di uno dei genitori, totale incapacità di prendersi cura della prole e/o disinteresse verso la vita dei figli.

Da leggere: quando decade la responsabilità genitoriale?

Quali sono le differenze sostanziali?

L’affido super esclusivo è legato a una maggior gravità del comportamento dei genitori nei confronti dei figli e rappresenta una cesura netta per tutelarli dalle situazioni più gravi. Spetterà al Giudice valutare in concreto la situazione al fine di tutelare la parte più debole.