26/09/2022

Convivenza dopo separazione dei coniugi non basta per la riconciliazione

Convivenza dopo separazione: cosa accade se dopo la separazione legale si torna a vivere insieme? È bene chiarire sin da subito una serie di punti.

Convivenza dopo separazione

La convivenza temporanea non è un fattore determinante per la riconciliazione. I coniugi possono, quindi, iniziare un riavvicinamento ricominciando a condividere gli stessi spazi abitativi senza che ciò implichi un vero e proprio processo di riconciliazione.

La riconciliazione dei coniugi

Secondo la legge italiana, è sempre possibile riconciliarsi senza che sia necessario un intervento del giudice. Sul punto l’Art. 157 del codice civile così dispone:

I coniugi possono di comune accordo far cessare gli effetti della sentenza di separazione, senza che sia necessario l’intervento del giudice, con una espressa dichiarazione o con un comportamento non equivoco che sia incompatibile con lo stato di separazione”.

Gazzetta Ufficiale

Questo significa che c’è sempre la possibilità di ripristinare lo stato iniziale della relazione facendo cessare gli effetti della separazione e ripristinando in modo automatico il regime patrimoniale in essere tra le parti in epoca anteriore alla separazione.

Ma a fare da cornice è il ripristino di una condizione stabile di vita familiare, senza fraintendimenti e fonte di equivoci. Ma cosa significa?

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Convivenza dopo separazione

Per dimostrare l’avvenuta riconciliazione tra i coniugi non sono sufficienti brevi vacanze trascorse insieme, incontri occasionali, la saltuaria ripresa dei rapporti sessuali, la semplice coabitazione per un breve periodo.

È, invece, necessario il ripristino della comunione di vita e di intenti, materiale e spirituale, che costituisce il fondamento del vincolo coniugale.

Con la recente sentenza n.14037 del 21/05/2021 la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito i termini della mancata ricostruzione della comunione morale e materiale:

“Non è sufficiente, per provare la riconciliazione tra coniugi separati, considerati gli effetti da essa derivanti, che i medesimi abbiano ripristinato la convivenza a scopo sperimentale e provvisorio, essendo invece necessaria la ripresa dei rapporti materiali e spirituali, caratteristici della vita coniugale”.

Suprema Corte di Cassazione, sez. I civile.

Questa sentenza riguarda il caso di una coppia in cui il marito dormiva sul divano, non aveva rapporti fisici con la moglie e manteneva ancora una relazione extraconiugale.

Non basta, dunque, una sporadica convivenza dopo la separazione per poter definire le basi della riconciliazione. Alla base deve esserci la volontà di voler ripristinare il consorzio familiare e non basta semplicemente ritrovarsi sotto lo stesso tetto in modo casuale.