Esistono dei requisiti per adottare un bambino? Certo, questo passaggio è estremamente delicato e l’ordinamento italiano è particolarmente attento a questo aspetto. L’art. 6 della legge 184/83 disciplina le modalità dell’adozione e affidamento avendo come bussola un unico punto: l’interesse del minore.
Non poteva essere diversamente, sono loro la parte più fragile. Per questo esistono dei requisiti per la domanda di adozione che bisogna rispettare. Questo per avere la possibilità di adottare un bambino in Italia conoscendo le tappe del percorso, i tempi. Quali sono i requisiti per l’adozione?
Come procede il percorso di adozione?
Con la domanda di adozione la coppia deve specificare se è disponibile ad accogliere bambini con disabilità o fratelli. La richiesta viene presa in esame dal Tribunale per i Minorenni il quale analizza il contesto in cui dovrebbe essere inserito il piccolo, le condizioni della famiglia, le motivazioni.
Questo avviene mediante operatori specializzati che hanno il compito di sentire la coppia, raccogliere informazioni sullo stato economico, verificare anche le opinioni dei parenti. Questo iter si svolge in 120 giorni prorogabili per non più di una volta.
Ovviamente può esserci anche un rifiuto a causa di non idoneità. Perché non sono rispettati i requisiti per l’adozione. Ma quali sono? Ecco i punti da rispettare per chiedere un bambino in adozione.
Da leggere: cos’è la negoziazione assistita, definizione
Quali sono i requisiti per adottare?
Ci sono, in buona sostanza, tre punti fondamentali da osservare per poter inoltrare una domanda di adozione. Poi il successo della richiesta dipende anche da altri fattori, ma questi sono i punti essenziali da osservare.
Età
Il primo requisito per adottare è l’età dei genitori che ha dei limiti. La differenza tra chi adotta e il bambino deve essere minimo di 18 anni e massimo di 45 per uno dei coniugi, 55 per l’altro.
Per quest’ultimo punto ci sono delle eccezioni se l’adozione riguarda due o più fratelli o se la coppia ha già un altro figlio naturale o sempre adottato.
Questi aspetti sono pensati per consentire alla coppia di crescere il figlio adottato e seguirlo nel tempo per crescerlo fino alla sua indipendenza.
C’è da aggiungere che questo vale per l’ordinamento italiano ma per le adozioni internazionali dobbiamo considerare che sono le coppie giovani a essere privilegiate. Nello specifico, le nome base per l’adozione internazionale sono le stesse di quelle italiane ma ci sono delle differenze da approfondire (puoi trovare qui la risorsa di riferimento).
Matrimonio
Per procedere con l’adozione bisogna essere sposati al momento della domanda da almeno 3 anni o per un numero inferiore. Ma solo se i coniugi abbiano convissuto per pari periodo in via continuativa e senza interruzioni.
Non bisogna avere processo di separazione avviato nel momento in cui si inoltra la domanda. Chi valuta la coppia deve assicurare al bambino la possibilità di vivere in un ambiente sereno e stabile, non segnato da conflitti.
Idoneità
L’aspetto più articolato dei requisiti per adottare. La coppia deve essere idonea a crescere, educare e mantenere il piccolo. Sia dal punto di vista dei valori che economico. Tutto questo sempre nell’interesse del minore.
Le persone che si occupano della valutazione, legate a servizi socio-assistenziali, devono capire se chi adotta sarà in grado di mantenere economicamente il figlio, se avrà cura dell’istruzione e della sua salute. Ma anche se sarà in grado di fronteggiare un inserimento difficile nella società.
Bisogna procedere con attenzione nella domanda per adottare un figlio. Ecco perché un riferimento legale sulle pratiche di adozione può essere utile.