In molti casi la surroga dei nonni viene in aiuto nel momento in cui uno dei genitori non mantiene fede agli impegni economici necessari per il mantenimento dei figli. Questo concetto viene definito dall’articolo 316 Bis del codice civile nel quale si affrontano i temi relativi al concorso nel mantenimento della prole. Ecco il passaggio fondamentale:
Bisogna aggiungere: in caso di inadempimento da parte di uno dei genitori, si può ordinare che una quota dei redditi sia versata direttamente all’altro genitore dagli ascendenti. In questa cornice si delinea la surroga dei nonni.
- Definizione del concetto di surroga
- Quando c’è obbligo di surroga degli ascendenti
- Obbligo o meno dell’intervento sussidiario
Cos’è la surroga dei nonni (ascendenti)?
In termini giuridici, la surroga dei nonni indica l’obbligo da parte dei genitori dell’obbligato inadempiente di assumersi la responsabilità della cura e dell’educazione di un nipote in modo permanente o temporaneo.
Questa condizione può verificarsi quando i genitori del bambino non sono in grado di prendersi cura di lui per motivi come malattia, assenza, difficoltà finanziarie. Ma esistono anche degli obblighi ben precisi.
Quando c’è l’obbligo di surroga dei nonni?
Nella maggior parte dei casi, ci troviamo di fronte a una situazione in cui il padre versa un assegno di mantenimento per i figli. Nel momento in cui questa figura risulti manchevole, e mancano i mezzi per il supporto economico alla prole, i nonni possono essere chiamati in causa.
Questo avviene per sopperire alle mancanze del figlio. In un caso recente, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13345/2023, ha respinto il ricorso dei nonni paterni chiamati in causa dalla madre per rispondere delle carenze del padre in termini di assegno di mantenimento.
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L’intervento è sempre necessario?
L’intervento della Cassazione chiarisce un punto fondamentale: “l’obbligo di mantenimento dei figli minori spetta primariamente e integralmente ai genitori e che l’obbligo degli ascendenti ha natura subordinata e sussidiaria”.
Questo significa che se uno dei genitori non può o vuole farsi carico del mantenimento è in primo luogo l’altro a dover sopperire. Sempre preminente l’interesse dei figli. Se non ne ha le possibilità possono e devono essere chiamati in causa gli ascendenti con la surroga dei nonni. In questo caso specifico quelli paterni. Che vestono un ruolo secondario ma comunque sono obbligati per legge nel momento in cui si presentano le relative condizioni.